
Il titolo non è un refuso: UN'ESTATE AL MALE è il nuovo concorso per i commentatori che si sentono poco bene, e anche un po' poeti.
REGOLAMENTO:
- Ogni partecipante può scrivere una o più poesie, firmandosi con i nomi che vuole.
- L'argomento è: disturbi estivi, malesseri e malattie di stagione.
- Per permettere a tutti di partecipare, anche ai giudici, la giuria sarà esclusivamente popolare. Le votazioni saranno regolamentate di volta in volta attraverso appositi post, in modo da ottenere una rosa di finalisti e poi procedere alla votazione finale.
- La gara durerà una settimana (la settimana appunto della poesia). Martedì prossimo, 15 luglio, alle ore 21.00, scadrà il termine per la presentazione degli elaborati.
- Sono ammessi tutti gli stili e tutti i generi di composizione poetica, originale o parafrasata.
- Il premio (o i premi) saranno scelti tra la mia raccolta di souvenir dei viaggi (appena possibile farò un censimento della chincaglieria a disposizione).
- Le poesie dovranno essere tutte inserite attraverso commenti in questo stesso post.
Dichiaro aperto il nostro primo concorso di poesia a tema. Che non si dica che non facciamo cultura.
12 commenti:
Ti espongo
prezioso come un gioiello
che brilla al sole giallo
spavaldo
come un giovane guerriero
che lascia nudo il petto
e si fa scudo del suo amore.
Ti proteggo
ad altissimo fattore
dal collo al cuore
copertura totale.
Ma il caldo sale
è già bruciore
e quel rossore fa da spia
80 euro ho speso in famacia
per questo unguento
di bianca crema.
E poi stupore, malore, anatema:
e va bene, hai vinto ancora tu,
bastardo d'un eritema.
mio dio ma seguire stò blog è un lavoro a tempo pieno..quando ci dai le ferie??? oppure, meglio, quando te ne vai in ferie dioscorea??????
Presto. Il 5 agosto me ne vado e non potrò aggiornare il blog almeno per quindici giorni. CONTENTI?!?
Lieve brezza contrasta il mio viso
piacevole contatto con l’esterno
Il braccio appoggiato proprio sul bordo del finestrino
C’è il sole
un sole importante
Col piede accelero per sentire piu’ forte l’aria
Guido a lungo
e cerco strade ombreggiate
un percorso studiato metro per metro
Evito la calura
Cerco il vento
E lo trovo
Lo trovo avanzando verso la sera
lo trovo guidando tra gli alberi
Ore di respiro
Torno a casa
spero in una notte facile
Entro
Mi guardo allo specchio
e ripenso al vento
quando vedo il mio occhio destro gonfio come un melone
sarà che ce lo aspettiamo
sarà che ci trova inerti
o mentre banchettiamo
o andiamo ai concerti
eppure è un fatto certo
e noi restiamo zitti
se il colpo viene inferto
immobili e trafitti
sarà per tutto questo
che sempre nel mese di agosto
puntuale arriva la burletta
col solito aumento della bolletta
(se non è un mal d'estate questo...)
Zzz zzz wrooom pic zic
vola veloce sinuosa incurante
micro struttura di squalo volante
zzz zzz wroom sweeshhh
gira vorace alle gambe ti bracca
in un lampo ti attacca
zac zac zac e poi
tigre dell'aria bolla gigante
bestemmia rombante
mini vampiro senza una bara.
Zanzara.
M'illumino
di dermasol.
Largo a chi tocca
pungete pure sulla nocca
ma risparmiatemi la faccia
piuttosto meglio le braccia
Tranquille sò attrezzata
ho già comprato la pomata
Quando infine avete banchettato
me la spalmo tutta difilato
E se qualcuno ha detto
accendi il fornelletto
sapete non è benaccetto
E se tiro la ciabatta
e la povera mi schiatta ?
No io sono pacifista
la morte mi rattrista
Non mi posso rifiutare
la vita devo loro salvare
In fila le metterò
e tutte insieme le bacerò
Sapete
io non so dire di no
COLPO DI SOLE
(filastrocca estiva)
M'immergo nell'afa,
su asfalti roventi;
né aria né nuvole,
solo inquieti tormenti.
Il tempo rallenta
accelera il cuore,
che sia un infarto,
quest'oscuro dolore?
Avanzo, lento,
in un mondo irreale,
mi si appanna la vista
e l'oblio m'assale.
E' morte, è silenzio,
nero assoluto,
ed io mi fermo, ora,
per sempre perduto.
Se tu
mangerai verdura cruda
anche in medioriente
e berrai acqua sì dalla bottiglia
ma col ghiaccio dentro
e chissà da dove viene
e assaggerai il pesce crudo
dovunque ti troverai
nel mondo;
se tu
passerai nell'arco di tre secondi
dai 50 gradi all'ombra del deserto
ai 20 sotto zero dell'hotel
restando in canotta e calzoncini;
se tu
comincerai a sudare freddo
e a sentire l'impellente bisogno
di trovare una toilette
questione di vita o di morte,
allora
è certo che tu hai
la diarrea del viaggiatore,
figlio mio.
piu’ me dico stà leggera
e piu’ ammaino la bandiera
chè d’estate per assurdo
uno è sempre troppo ingordo
pesce in tutte le maniere
ci propone il cuciniere
e il gelato benedetto
alla fine del banchetto
dopo poco il desinare
ti cominci a dimenare
corri al bagno dopopranzo
e ti caghi il disavanzo
ed è chiara la questione
è na bella indigestione
TU MARE CHE NE SAI
Rimiro il mare di Pantelleria.
Che ne sai tu della mia dissenteria?
E’ il fragore della risacca
che mi esorta a far tutta ‘sta cacca?
Mi rivedo quell’ anno a Panarea
Ed anche li : scariche di diarrea
Provai coi monti
I magici Carpazi
Non fu diverso
Facevo solo spruzzi
non posso proseguir in questo modo
lascio l’ albergo prematuramente,
ormai di ferie non m’ importa niente.
Torno nella mia tana
Ma prima un po’ di spesa
Non vedo l’ ora:
stasera caco a casa
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