domenica 19 aprile 2009

LUNATICA

"Si dice di persona volubile, strana, facile agli sbalzi d'umore, alle ire improvvise e di breve durata".

Non ho altro da aggiungere al fedele ritratto che fa di me il dizionario Garzanti.

giovedì 16 aprile 2009

SOGNI SENZA INTERPRETAZIONE - 2 (lo strano caso del dromedario)

Continuo con i miei deliri onirici, che trovo appuntati su un quaderno. Questo è di diversi mesi fa, forse un anno, e riguarda ancora gli animali.

Viaggiavo (forse con mio marito, boh) in una grande macchina verso la Puglia (mah) con un dromedario a carico (e non chiedetemi se stava nel portabagagli, o dove, non mi ricordo).
Arriviamo in una casa tutta intonacata di bianca e giallo all'interno, e lì mi accorgo che abbiamo perso l'animale (?!). Guardo verso l'altro, in una nicchia della casa, e invece del dromedario trovo Wilma (la mia gatta, che poi si rivelerà avere anche una sosia). Infine, cercando fuori della casa, trovo il dromedario accucciato come un gatto (e Wilma, o la sua sosia?) vicino. Boh...


martedì 14 aprile 2009

SOGNI SENZA INTERPRETAZIONE - 1 (il gatto kamikaze)


Tempo fa al corso di yoga mi hanno consigliato di tenere a portata di mano un quaderno vicino al letto per annotare i sogni notturni, dato che appena svegli a volte si riesce a ricordare qualcosa, ma spesso, dopo, nulla più.

Per un po' l'ho fatto, ho tenuto nota e ho scoperto che i miei sono sogni strani dove spesso sono presenti degli animali. Ho già raccontato in un precedente post un sogno in cui molti cani si lanciavano da un terrazzo.

Sere fa invece ho sognato di avere in casa un grosso gatto (non la mia gatta vera, un altro), che a un certo punto mi ha fissato intensamente, ha preso la rincorsa, ha fatto un mega salto scavalcandomi del tutto, oltre la testa, si è lanciato verso il parapetto del balcone (che io non ho in realtà) e da lì si è buttato di sotto. Un lunghissimo volo (pensare che abito al piano terra). Il micione si è schiantato al suolo e ho finito il sogno con questo povero gatto per terra, ancora agonizzante. Che angoscia... Ma che vorrà dire?


lunedì 13 aprile 2009

PRETE - di Simone Cristicchi

Pubblico anche qui questo video. Mi risulta che questa canzone sia stata censurata... invece a me sembra niente male... La voce dell'innocenza...


domenica 12 aprile 2009

RODIMENTI DI SESTO GRADO DELLA SCALA RICHTER

Non pensavo di ricominciare a scrivere sul blog, dopo una lunga pausa, proprio in questa circostanza. Oggi è il giorno di Pasqua, della Pasqua con chi vuoi, che invece è Pasqua con i tuoi, anzi con i suoi, anzi solo col suocero.
Ma non è questo il punto.

Nei giorni scorsi si è consumata una tragedia, il terremoto in Abruzzo con tutte le conseguenze che si è portato dietro. E oltre a sentirmi impotente e infinitamente triste di fronte a un tale disastro, a tanto dolore, alla morte, ho maturato una profonda incazzatura per quello che leggo e ascolto sull'argomento.

Non si fa che lodare l'efficienza della gioiosa macchina organizzativa dei soccorsi... eppure, forse l'ho sognato, subito dopo la scossa più grande, casualmente mi sono imbattuta in tanti collegamenti radiofonici con gente che cercava di scavare da sola tra le macerie perché, a distanza di 12 ore dall'evento, ancora non c'era nessun soccorritore in giro (e parliamo delle zone dell'epicentro). Boh, scherzi della mia immaginazione.

Ho trovato gli articoli dei giorni precedenti, in cui si dava dell'imbecille al tecnico che metteva in guardia sui rischi del terremoto imminente. Dai ancora a dire che questi eventi non si possono prevedere, va bene. Dai che lui parlava di epicentro a Sulmona, va bene. Ma, per la miseria, ho letto anche che a L'Aquila c'erano grosse scosse da diversi mesi... almeno preparare e distribuire un depliant sui comportamenti da adottare in caso di terremoto, no? Indicare alla popolazione dei centri di raccolta sicuri, no? Invitare a tenere pronto un kit per la fuga, no? Poche cose, che forse non avrebbero risolto molto. Ma anche un'indecisione in meno,
anche una sola vita in più, che avrebbero fatto schifo? Non posso pensare che non sia stato preso nessun tipo di provvedimento per non allarmare la gente, già sufficientemente terrorizzata dai continui sballottamenti tellurici. Io credo che non sia stato fatto nulla semplicemente per fatalismo, per mancanza di soldi, per risparmiare sulla tipografia e sui francobolli.

Mi sono venute le bolle alle parole "ricostruzione" e new town" e ho avuto persino cattivi pensieri, tipo che a qualcuno fa proprio comodo che ci sia qualche bella catastrofe ogni tanto, così ricominciano a girare i soldi. Per non parlare dell'edilizia dei furbi, della sabbia di mare nelle costruzioni già esistenti, un classico del malcostume italiano.

Ma la cosa per me più fastidiosa, è sentire di continuo, nei dibattiti televisivi tra politici, la frase: «Non è il momento di fare polemiche». Ah, no? Ah no?!?

Propongo di individuare al più presto la zona più a rischio sismico d'Italia (credo sia Catania), prendere un palazzo di dubbia staticità e di trasferire lì il governo con tutti i suoi rappresentanti al completo. Qualcosa prima o poi accadrà.