domenica 29 giugno 2008

RICCHI PREMI PER I VINCITORI


Conto alla rovescia per la proclamazione del vincitore del blog festival Cistite & Friends. L'autore del brano più votato potrà scegliere il suo ricco premio tra questi due:
- Set di 6 tazzine da caffè firmate Naj-Oleari.
- Cimbali comprati a Il Cairo ancora incellophanati.
Per ritirare il premio, basterà scrivermi al mio indirizzo mail (è disponibile cliccando l'immagine del profilo) per fornire in tutta privacy un recapito postale.
Il blog declina ogni responsabilità per la merce che potrebbe danneggiarsi durante la spedizione.

VI DICHIARO PADRINO E MADRINA

Questa storia non è un film. Una coppia di carissimi amici ha chiesto a me e alla mia metà (sì, ho una metà, lo so, è incredibile) di fare da madrina e padrino al battesimo del loro bambino. Noi non siamo praticanti e abbiamo un rapporto critico con le istituzioni religiose, ma a tale amorosa richiesta è scattato un moto di orgoglio e di riconoscenza, e oltre tutto nessuno ce l’aveva mai chiesto. Bene. Cerchiamo di procurarci la documentazione necessaria. Contatto il parroco per ottenere il richiesto certificato d’idoneità. M’interrogherà, penso. Mi chiederà «Che cos’è il battesimo? A cosa serve? Quali i simboli e i loro significati nella cerimonia? In che punto del vangelo si parla del battesimo per la prima volta? Che cosa intendiamo per rito di esorcismo?» Ma io non mi preoccupo, so tutto, e anche questo è incredibile. Però, colpo di scena. Niente interrogazione, solo un’affermazione. Il parroco mi dice: «Non posso darvi l’autorizzazione, siete conviventi». Io però ho un asso nella manica: «No, ci siamo sposati». È vero, anche se non lo sa nessuno. Ma la soddisfazione dura poco: «Sposati... in chiesa?». «Beh, no, col rito civile». «E allora niente da fare». Caspita, penso io, la cosa si fa difficile. Ma come, ma se il novanta per cento delle coppie sposate in chiesa non sa nemmeno farsi il segno della croce nella direzione giusta!
I nostri amici non si danno per vinti. Mi procurano il numero di telefono di un monsignore in grado – pare – di concedere il consenso. Odio fare telefonate, ancora di più ai monsignori, ma per tigna e soprattutto per amore di amicizia lo faccio. Il suddetto mi fa l’interrogatorio sul perché non mi sono sposata in chiesa e poi mi spara una frase agghiacciante: «Ve bene, non c’è problema. Venite qui da me martedì mattina e vi sposo col rito religioso in quattro e quattr’otto. Nessuno lo sa, ma esiste la formula tal dei tali (e mi snocciola il nome in latino, purtroppo non me lo ricordo)». «Ah, grazie – rispondo io, tutta impaurita – chiamo subito mio marito e poi mi rifaccio viva con lei per l’appuntamento». Sì, come no... Morale della favola: non sarò madrina reale, solo madrina honoris causa.
Leggo dal catechismo della chiesa cattolica che i requisiti per essere padrini e madrine di un battezzando sono pochi: essere battezzati e non essere conviventi, divorziati o sposati civilmente. Per il resto non c’è problema (quindi pedofili, stupratori, assassini, usurai sono ben accetti, purché sposati col rito religioso). Ci devono essere delle REGOLE, giusto. Io le rispetto, giusto. Sono io che voglio restarne fuori, giusto. Bisogna essere più RIGOROSI, giusto. Allora perché si permette il battesimo ai neonati (che è solo una tradizione, mentre secondo le REGOLE della chiesa il battezzando deve essere capace di intendere e di volere, quindi più grande?) Forse perché se aspettano che i ragazzi crescano poi col cavolo che si battezzano? Ma basta, non voglio accanirmi. Mi rimane un’intima soddisfazione: l’otto per mille da anni io lo do alla chiesa valdese, tiè!

venerdì 27 giugno 2008

PETIZIONE PER UNA DOCU-FICTION AL POLICLINICO

Ho letto che Raoul Bova, travestito da poliziotto, ha partecipato a Milano a un blitz antidroga come un vero agente della squadra mobile. Pare che da tempo l'attore operasse a fianco delle forze dell'ordine per girare una docu-fiction.
Che ideona! Ma perché non girare una docu-fiction anche all'ospedale, per esempio con George Clooney nella parte del ginecologo? Dopo anni e anni di ER dovrebbe essere piuttosto esperto.

CISTITE & FRIENDS: QUI I VOTI DELLA GIURIA POPOLARE

Visto il funzionamento problematico del sondaggio per qualche computer (cosa non dipendente da me), le votazioni per la scelta del vincitore del festival avverranno tramite commenti su questo post.
Riporto la rosa dei quattro finalisti: UNIPLUS, CENTELLA ASIATICA, SEMI DI FINOCCHIO, CIBALGINA.

Regolamento:
- Non sono ammessi voti da commenti anonimi (almeno la fatica di trovare un nome di fantasia, e che cavolo).
- Ogni commentatore dovrà riportare il nome del candidato scelto. In più dovrà descrivere accuratamente com'è vestito nel momento in cui sta votando (questo per evitare che le stesse persone votino sotto nomi diversi: che astuzia, eh?).
- Le votazioni si chiuderanno martedì 1 luglio alle ore 20.00. Dopodiché, aspetteremo tutti con trepidazione i premi della giuria di qualità (espressa da Romanievic) e la proclamazione del vincitore assoluto.
- I voti già espressi attraverso il sondaggio non andranno perduti ma verranno aggiunti ai nuovi.
Per chi avesse bisogno di rileggere i testi delle canzoni in gara, vedere i commenti qui.

E ora, via al voto!

giovedì 26 giugno 2008

ANTROPOLOGIA GINECOLOGICA

Sfogliando il web per aggiornarmi un po' sugli inutili fatti del giorno, mi sono appena imbattuta nel trailer di un film horror che sta per uscire nelle sale, intitolato Denti. A quanto percepisco dalle poche immagini, si tratta della storia di una donna dotata di vagina letale (credo che morda a causa di una sorta di denti posizionati proprio lì). Leggo anche nella breve didascalia che accompagna il filmato, che il mito della vagina dentata appartiene a molte culture. Voi lo sapevate? Effettivamente ci sono informazioni di questo fenomeno anche su Wikipedia... Per questa scoperta mi sento un po' Piero Angela e un po' Margaret Mead. Il mondo è pieno di sorprese. La domanda è: quei denti lì si cariano? E quale specialista va interpellato, il ginecologo o il dentista? O un'equipe? E ancora: il sistema sanitario nazionale riconosce l'invalidità?


mercoledì 25 giugno 2008

LA SERATA CONCLUSIVA DEL FESTIVAL

Meno cinque quattro tre due uno... dichiaro ufficialmente chiusa la gara di Cistite & Friends. Questi i concorrenti al gran completo: Citrosil (Emorroidi), Annamaria (Con te guarirò), Cibalgina (Su di noi), Valpinax (Tu come stai), Centella Asiatica (Attenti al lupus), Cardo Mariano (Lividi), Naji Oki (Stessa colica renale), Ribes Nigrum (Nexus), Tintura Madre (L’avvelenata), Anonimo (Luna), Papaya Fermentata (Buonasera dottore), Uniplus (Un proctologo per amico), Skin (Che sarà), Semi di Finocchio (Medley Alta diarrea – Flaturomanza – Ci vorrebbe un amico).
Da questo momento il giudice supremo si ritirerà in conclave per selezionare la rosa dei primi quattro brani classificati, dai quali uscirà poi il vicitore (l’avrò spiegato venti volte ma lo ripeto per quelli di coccio). Chiedo al giudice supremo Romanievic di assegnare anche i seguenti riconoscimenti: Premio Luigi Tenco, Premio della Giuria di Qualità, Premio Flebo in Vena, Premio Entero-Blog, Premio Autopsia.
Gli chiedo gentilmente di depositare il suo verdetto, appena sarà sciolta la prognosi, proprio su questo post. Vai con la sigla finale! (Un po’ d’immaginazione, dai...)

P.S. Notare il mazzo di fiori in una mano e il microfono nell'altra.


martedì 24 giugno 2008

UNA PARENTESI D'ATTUALITÀ: SALVATAGGIO AGRODOLCE

Il notizione è che in Cina, dopo 36 giorni dal sisma che ha colpito alcune zone del nordovest, un maiale è stato ritrovato vivo sotto le macerie. È sopravvissuto bevendo acqua e mangiando carbone (e probabilmente non avrà mai più problemi di meteorismo). Ovviamente il nostro amico a quattro zampe non era molto in forma, ma dimagrito di ben 50 chili. Un museo si è offerto di acquistarlo affinché diventi il simbolo di questo terremoto. E qui si ferma l'informazione, non sono stati divulgati dettagli ulteriori. Da brava animalista mi chiedo: in che senso "simbolo"? Lo imbalsameranno? O... lo metteranno all'ingrasso per mangiarselo in agrodolce (magari per festeggiare la ricostruzione dopo il terremoto)? L'accanimento dei cinesi nel mangiarsi tutto ciò che cammina è solo un luogo comune? Qualcuno mi può rassicurare? Quanti interrogativi... Vorrei che noi adottassimo virtualmente questo maiale, dandogli anche un nome. Per gli eventuali commenti, tenere presente che sono vegetariana, grazie.

lunedì 23 giugno 2008

CISTITE & FRIENDS: LA MUSICA BATTE SUL BLOG


Mancano ormai due giorni alla scadenza del nostro blog festival. Vorrei intanto già ringraziare gli autori che hanno partecipato alla kermesse con i loro pregiatissimi pezzi. Sarà un compito difficile, quello della giuria. Ricordo che la scadenza è fissata per mercoledì 25 giugno alle 20.00: allora sarà decretata la chiusura del concorso. A quel punto potrò pubblicare un elenco completo degli artisti che hanno dato un prezioso contributo con le loro canzoni parafrasate. Il nostro giudice supremo (intendo Romanievic) avrà qualche giorno di tempo per esaminare e valutare i brani in gara, e selezionare i primi quattro. Il brano vincitore sarà infine scelto per votazione tramite sondaggio dalla giuria popolare.

Intanto elenco velocemente i nomi degli attuali concorrenti (forse se ne aggiungeranno ancora altri, chi lo sa): Citrosil, Annamaria, Cibalgina, Valpinax, Centella Asiatica, Cardo Mariano, Naji Oki, Ribes Nigrum, Tintura Madre, Anonimo, Papaya Fermentata, Uniplus, Skin.

A tutti in bocca al lupus, e vinca il migliore!


sabato 21 giugno 2008

RISULTATI DEL SONDAGGIO "MIO NONNO HA VISTO LA MADONNA. E IL TUO?"

Pubblicherò poche parole, in questi giorni, per non disturbare la posizione del post di “Cistite & Friends” e non interferire con l’andamento del festival.
Almeno un commento al risultato del nostro sondaggio però lo devo fare.
Il 72% dei partecipanti dichiara che il proprio nonno ha visto la madonna; il 27% che non l’ha vista ma l’ha nominata spesso; alla opzione “non l’ha mai vista” risponde, contro ogni aspettativa, lo 0%.
Conclusione: veniamo più o meno tutti da famiglie di visionari... o siamo quasi tutti cugini, in questo blog?


giovedì 19 giugno 2008

BLOG FESTIVAL. QUI I COMMENTI AI BRANI

Per non intasare la lista dei commenti del post ufficiale di Cistite & Friends, lascio qui lo spazio per eventuali commenti a caldo, dileggiamenti o insulti ai brani in concorso. Si potrebbe anche istituire il premio della critica...


mercoledì 18 giugno 2008

CISTITE & FRIENDS. IL PRIMO BLOG FESTIVAL DELLA CANZONE PARAFRASATA


IL REGOLAMENTO
- Ogni partecipante potrà inserire uno o più testi, parafrasando quelli di canzoni famose.
- La canzone non dovrà necessariamente essere riscritta per intero, ma se ne richiede una parte significativa, quantificabile in strofa e ritornello.
- A piè di pagina di ogni brano dovranno essere citati la canzone originaria e l'interprete (perché non è detto che tutti lo riconoscano).
- Il tema è limitato a malattie, disturbi vari ed esami clinici.
- Una selezione dei primi quattro brani classificati verrà effettuata dal commentatore Romanievic (lui ancora non lo sa); dopo di che sarà la giuria popolare, attraverso il proprio voto, a decretare la canzone vincitrice tra la rosa dei quattro selezionati.

Per la consegna dei brani c'è tempo fino a mercoledì 25 giugno ore 20.00.
Dichiaro aperto "Cistite & Friends", il primo blog festival della canzone parafrasata. Sigla!


NOTIZIARIO MELODICO. RIFLESSIONI A TEMPO DI MUSICA

Il carrozzone va avanti da sé / con le regine i suoi fanti i suoi re…
• Oggi Raffaella Carrà compie 65 anni. Giuro, non lo sapevo. Un idolo per le tardone. Un modello, con il suo caschetto e le sue scarpe con la zeppa, con i suoi balletti e le sue lacrime in diretta. Auguri, grande Raffa, regina del tuca tuca.
Nozze gay per il tenente Sulu di Star Trek. Avrà celebrato il capitano Kirk? Bomboniere a forma di Enterprise? Auguri anche a te, Sulu, sii felice. Viaggio di nozze nell’iperspazio.
Bella la vita dicevi tu / è un po' mignotta e va con tutti si però...
• Veramente non avevo intenzione di parlare della Gregoraci (con una o due “c”?) e del matrimonio con Briatore.
E il carrozzone riprende la via / facce truccate di malinconia / tempo per piangere no non ce n'è…
• Ci tolgono l'ici ma anche 6 miliardi alla spesa sanitaria… Ho dei dubbi sull’equazione.
Bella la vita dicevi tu / e t' ha imbrogliato e t' ha fottuto proprio tu…
Silvio l’ha fatto di nuovo. Certo, la galera non piace a nessuno... ma piantare tutto questo casino per uno solo, che diamine!
Con le regine, con i suoi re / il carrozzone va avanti da séééééééé.
Parole sante, Renato mio. Guarda se fra un po' 'sto carrozzone non si va a schiantare nel burrone... E dentro è pieno di poveri sorcini!


martedì 17 giugno 2008

URINO-CULTURA

Ho appena ritirato le analisi. È il momento di scoprire il risultato. Apro la busta. Un po' di batticuore, si capisce, è l'emozione. And the winner is... ecco, riporto testualmente il referto medico: "Non si rileva sviluppo di flora patogena".

E vai! Weee are the champiooons my frieeeends...
Non sono malata, la mia pipì si può anche bere, è potabile, limpida, pura, ha un colore più bello di quello del Glen Grant.
Un grande giorno: ho sconfitto la cistite senza antibiotico.
In questo momento voglio ringraziare l'uva ursina, il bicarbonato, le bottiglie d'acqua minerale, il succo di mirtillo, il laboratorio d'analisi Caravaggio, gli slip di cotone e tutti gli amici del blog che mi hanno sostenuta con solidarietà nella mia battaglia. Grazie, continuerò a battermi per la sconfitta della cistite nel mondo.
Presto organizzerò il primo festival della cistite italiana e il ricavato andrà in beneficienza a favore della campagna informativa per la salvaguardia delle vie urinarie.
Grazie, thank you, thank you very much.

P.S. A dire la verità io ho ancora questa fastidiosa esigenza di fare pipì ogni dieci minuti. Ma non sarà un effetto proprio dell'uva ursina?


domenica 15 giugno 2008

UNA CONFESSIONE PUBBLICA

Devo dirlo. Non posso tenermi dentro questo peso.
Non mi ricordo quanti anni avessi al tempo della trasmissione Milleluci, quella presentata da Raffaella Carrà e Mina. Ebbene... tra le due... la mia preferita era la Carrà. Sì, lo so, non c'è paragone, e mia cugina me lo diceva sempre, "ma che sei scema?", "non capisci niente", e cose così. Certo, col senno del poi tutto mi è più chiaro. Ma c'ho messo tempo ad arrivarci.
Un'altra cosa: ho mandato un disegno a Raffaella Carrà. Sì, sempre quando ero piccola, al tempo di Canzonissima. Un disegno con tre immagini di lei con diversi abiti (di quelli suoi, un po' kitsch.) Il mio elaborato aveva anche un titolo. Ho pudore a dirlo... ma sì, ormai ho sputato il rospo, non posso fermarmi. Il disegno s'intitolava "Raffa mille modi". L'hanno fatto vedere anche in televisione.
Ecco, ora lo sapete tutti. Mi sento più leggera. Posso andare a dormire tranquilla.


ORSI SFIGATI O UOMINI BASTARDI? LA SECONDA CHE HAI DETTO

Ho un ricordo delizioso del Trentino: abeti verdi innevati, vallate verdi innevate, strudel e jodel. Ho sempre pensato: ma come sono civili, qui in Trentino. È tutto pulito, tutto silenzioso, se urli per strada ti guardano come se fossi un ufo. Splendido, fa piacere un po’ di ordine nel caos della nostra vita di italiani caciaroni. Ma ora leggo la storia di una povera famiglia di orsi praticamente decimata: Jurka, la madre orsa, me la importano dalla Slovenia e poi me la rinchiudono perché fa scorribande nei cassonetti di alcuni hotel (certo, capisco, la sporcizia è intollerabile, ci vuole ordine); il figlio Bruno me l’hanno ammazzato a fucilate in Baviera e – umiliazione delle umiliazioni – conservato imbalsamato in un museo; un altro fratello è stato abbattuto in Svizzera; e ora uno dei nipotini di Jurka è morto annegato in Trentino dopo essere stato narcotizzato dai forestali. Un incidente, dicono. Beh, non so, non si riesce a fare di meglio? Non mi pare che questi animali costituissero dei pericoli imminenti per le persone. Capisco, gli orsetti sono troppo esuberanti per le tranquille valli austro-ungariche. Danno fastidio agli albergatori, danno problemi al turismo, a volte emettono dei suoni. Sono un po’ come i romani o i napoletani... Non intendo sottovalutare il problema delle morti sul lavoro, o della fame nel mondo, o delle guerre, o dei bambini che muoiono di fame. Tutto questo in ogni caso non rende l’uomo meno bastardo nei confronti degli animali. Saranno i campi da sci ad avere invaso l’antico territorio degli orsi, o viceversa? Mi piace ricordare questa famiglia di orsetti durante un momento felice, una simpatica gita sulle piste da sci di Madonna di Campiglio: e sciavano anche meglio di me.

P.S. Una volta, mentre ero in settimana bianca in Trentino, ho urlato qualcosa a una mia amica più avanti mentre stavo per sfracellarmi su una pista di sci di fondo. I locali mi hanno fulminata con lo sguardo e probabilmente, avendo a disposizione l’appostito fucile, mi avrebbero anche narcotizzata volentieri, se non proprio eliminata. E neanche uno a tirarmi su quando sono caduta.


venerdì 13 giugno 2008

ULTIME NOTIZIE SULLA MIA CISTITE


Sarà stata, chissà, quell'uva ursina
ieri tanto bistrattata
che comincia a palesare il proprio effetto.
Sarà stato l'affetto
delle semplici abluzioni
di acqua e bicarbonato.
Comunque sarà andato,
il mio stato è migliorato finalmente.
Non perfetto e altalenante
ma, direi, meglio di niente.
Stamattina in ogni caso
le mie urine ho consegnato.
Aspettiamo il risultato.

BUSH E IL CORO DELLA SISTINA

Sono stati intercettati i pensieri di George W. Bush, in visita al Vaticano, durante l'esecuzione di due mottetti da parte dei pueri cantores della Cappella Sistina. Li pubblichiamo prima che entri in vigore la nuova legge sulle intercettazioni e ci condannino a tre anni di carcere per averli resi noti.

GEORGE: «Mmm... oh my god (o mio dio)... chi so' 'sti frocetti che cantano? Me fanno male i piedi... C'ho 'na fame... a quest'ora un bel paninazzo de MacDonald ce starebbe tutto... Mmm, ma che lingua è?! Latino? What a pair of balls (che par di palle)... E uno è finito, e andiamo. Un altro?! Mmm... e che dobbiamo fa', sennò Benedetto qua me s'offende... Che ce cantano adesso? "Exultate Deo"? E chissenefrega... Ah ah (ride tra sé) a 'sti regazzini gli hanno fatto qualcosa per falli cantà così. Italiani, quanto so' buffi... Oddio, mo' un piede me s'è addormentato proprio. È meglio che lo batto per terra, ahia che male, ahia... Che? Perché me stanno a guarda'? Ah, pensano che batto il tempo... macché, me s'è addormentato er piede!!! Ah, ecco, meno male, 'sto strazio è finito! Ammazza quanto so' contento! È finito»!

giovedì 12 giugno 2008

UN FLASH

L'ho sentito proprio adesso in televisione. Berlusconi ha detto a Bush: «Ti ringraziamo per l'impegno preso per la pace nel mondo e per la libertà».
E poi la cazzeggiona sarei io...


UN MOMENTO DI POESIA

Sento che stai tornando
ho una strana percezione.
Ti avvinghi al ventre
subdola
contorci le mie viscere
nascosta e lenta navighi
tra spazi ignoti e liquidi.
Ed io che aspetto
attonita
la manifestazione
la mia saturazione
il mio dolore acuto.
E tu
che distruggi in uno spasmo
il mio pensiero mite.
Bastarda d'una cistite.

mercoledì 11 giugno 2008

RELATIVISMO SANITARIO

Stamattina, da brava tardona previdente, vado a fare uno dei controlli annuali di routine, un'ecografia. L'appuntamento l'avevo preso al Policlinico Casilino (siamo a Roma, per intenderci, ospedale pubblico in periferia) quattro mesi fa. Orario stabilito: 8,20. Sono una tardona precisa, e sapendo di dover pagare prima il ticket, mi presento nell'edificio del poliambulatorio del Casilino alle otto meno dieci. Vedo un sette-otto persone in fila allo sportello dell'accettazione, e per non sbagliare chiedo prima informazioni a un altro sportello intitolato, appunto, informazioni. L'uomo addetto a questa funzione mi dice che sì, l'accettazione devo farla proprio lì. Allora mi metto in fila. Tanto non è lunga, penso, meno male. Ben presto mi rendo però conto di aver ecceduto nell'ottimismo: per sbrigare la pratica, la signora dello sportello accettazioni-ticket ci mette dai cinque agli otto minuti per ogni paziente. Sarà meticolosa, penso. Quando arriva il mio turno - e ormai abbiamo superato l'orario dell'appuntamento, sono ormai le 8,30 circa - ella mi dice che l'accettazione non devo farla lì, ma nell'edificio dall'altra parte della Casilina, dove devo eseguire anche l'esame. Scoloro un po', sto per caricare l'espressione del cazziatone, ma ella mi dice che per dovere di gentilezza mi farà lei questa benedetta accettazione, e poi però mi dovrò recare nell'altro edificio per l'esame. Bene. Dopo sei minuti parto alla volta del mio obiettivo. Entro, mi dirigo nuovamente all'ennesimo sportello per ritirare il numeretto, spiego tutta la faccenda alla signora dello sportello - che non mostra per la mia storia il minimo interesse - e conquisto il numero due. Splendido. Vedo che sono le nove meno un quarto, e penso che fra non molto sarò fuori. La signora anziana col numero uno mi fa notare che lei aveva l'appuntamento alle otto, e che ancora non si vede nessuno. E mentre noi due aspettiamo l'ecografia, ci vediamo sfilare davanti quattro tac, due moc, cinque esami radiologici e due infiltrazioni al ginocchio. Finalmente, alle nove e mezza, chiamano il numero uno per la stanza delle ecografie. È gioia allo stato puro. La signora anziana scatta come un motorino verso la stanza, per tornare dopo un quarto d'ora. Poi un bridivo, un'emozione: numero due. Sono io. Vado, mi stendo, mi spalmano di gel e mi ecografano. Tutto bene, e questo mi allevia l'incazzatura e la preoccupazione di dover arrivare al lavoro molto più tardi del previsto. Le stampiamo subito la risposta, mi dicono. Ottimo, penso io. Ma la stampante s'inceppa, e devono chiamare il tecnico informatico. Dopo altri dieci-quindici minuti decidono che è meglio stampare da un'altra stampante (geniale, a pensarci subito...). Vabè, alla fine riesco ad andarmene. E in tutto questo, non sono neanche irritata più di tanto, perché mi sento sollevata dall'esame andato bene, e da quest'atmosfera di struttura pubblica: almeno sono sicura che non mi danno una falsa brutta notizia per operarmi e pagare la vacanza alle Maldive di qualcuno dei medici, come succede in certe cliniche private. Decadenti e caotiche, non c'è dubbio: ma finché ci sono strutture sanitarie pubbliche, almeno c'è speranza. Teniamocele strette, per carità...

martedì 10 giugno 2008

LETTERA AI DIRIGENTI E AI MEDICI DELLA CLINICA SANTA RITA DI MILANO

Vi auguriamo di dover fare al più presto diversi accertamenti clinici, tra cui una colonscopia, un clisma opaco, una gastroscopia, una cistoscopia, un'urografia e una cura canalare tutte nella stessa mattinata. In più, come gesto simbolico di riparazione per le operazioni inutili e gli organi sottratti ai pazienti, accetteremo la vostra individuale donazione spontanea – spontanea, perché siamo contrari alla legge del taglione – almeno di reni, polmoni e cornea. Accetteremmo anche alcune mammelle in cambio di quelle già asportate a qualche vostra sfortunata paziente, ma ormai non sapremmo come utilizzarle. E quando, infilzati alla flebo della dialisi o attaccati a un polmone artificiale, sfiniti da una vita che non è più vita, implorerete il distacco dalle macchine, chiederete pietosamente basta all'accanimento terapeutico… noi diremo no, e che cavolo: siamo contrari alla pena di morte.

È STATA INTERCETTATA UNA TELEFONATA TRA ME E MIA CUGINA


La pubblico io prima di vederla sbattuta in prima pagina su tutti i giornali.

D - Pronto?
C - Ciao, imbecillotta, so' io. Che fai di bello?
D - Di bello niente. Vado a fa' la spesa all'ipercoop.
C - Beata te che ce l'hai sotto casa.
D - Eh, sì, guarda, veramente, è proprio comodo. C'è pure un reparto di biologico.
C - Mmh… bene… come 'sta tu madre?
D - Il solito. Domani c'ha la visita col cardiologo. Comunque è tanto nervosa… butta giù un sacco di valpinax… e zia?
C - Mi sa che la prossima settimana si ricovera per quel problema alle vene.
D - Mannaggia… Sempre al Forlanini? Dimmelo, che la vado a trova'.
C - Ok. Che fate sabato prossimo?
D - C'abbiamo una festa sull'aia con certi colleghi di lavoro. Ma quello dopo siamo liberi.
C - Sull'aia?! (Risatina) Dai, allora ci vediamo sabato non questo, quell'altro.
D - Ok.
C - Ciao imbecillo'!
D - Ciao.

lunedì 9 giugno 2008

MI RITORNI IN MENTE: LOLA FALANA

La tardona lo fa, ogni tanto nel suo cervello affiorano ricordi, volti, motivetti, pubblicità televisive in bianco e nero. Da qualche giorno a questa parte mi è tornata in mente Lola Falana, una soubrette americana di colore che si vedeva spesso nei varietà televisivi di quando ero piccola. Mi sovviene esattamente vicino al comico Gino Bramieri e al piccolo Don Lurio. Se non hai almeno quarant'anni è inutile che cerchi di ricordarla anche tu. Mi è rimasto impresso quel suo modo tutto erotico-sinuoso di ballare, con quella musica pischedelica anni settanta, con quelle gambone lunghe, coi pantaloni a zampa d’elefante e i capelloni ricci ricci da napo orso capo. Allora, in un vortice di curiosità un po’ agé digito su Google il suo nome e scopro che:
a) Lola Falana è stata miracolata dalla Madonna di Medjugorje. Nientedimeno.
b) Poi si è fatta suora in un monastero di Las Vegas (in realtà pare si vestisse da monaca senza essersi propriamente ritirata in convento).

Quando la storia supera la fantasia. E chi se l’aspettava? E poi: a Las Vegas ci sono anche i monasteri?!? Ubicazione insospettabile. Ma quante meraviglie si scoprono grazie a internet... Domani mi metto a indagare su Nikka Costa.

domenica 8 giugno 2008

CERTIFICATO MEDICO, INPS E OTTOCENTO


Quando mi succede di ammalarmi e devo ricorrere al medico per il certificato da consegnare al lavoro e contestualmente all’ufficio INPS, mi viene il nervoso.
Partiamo dal primo step. Se sto male in modo debilitante, con febbre, con dolori che non mi permettono di uscire di casa e fare la fila dal dottore, con una gamba rotta, o che ne so, chi ne ha più ne metta, sono costretta a mandare qualcun altro dal mio medico a ritirare le prescrizioni per i farmaci, il foglio per un eventuale ricovero e il certificato di malattia, perché i medici di famiglia non vengono a visitarti a casa a meno che tu non sia in punto di morte (e non è neanche detto).
Secondo step. Bisogna spedire entro due giorni un certificato di malattia al lavoro e uno all’INPS, con raccomandata. Ma se io sto male in modo debilitante, con febbre, con dolori che non mi permettono di uscire di casa, con una gamba rotta o che ne so, devo avere un’altra persona che - dopo essere passata dal mio medico a ritirare il certificato - mi va anche alla posta a fare la fila e spedisce con pazienza, per me, le due raccomandate.
Allora, ministro Brunetta, fa piacere lo zelo con cui intende mettere in riga i dipendenti statali (io lavoro nel privato, quindi non c’è conflitto d’interessi)... nel frattempo non è che qualcuno si accorge che questa pratica sembra concepita nell’Ottocento, per una famiglia numerosa, con qualcuno che non lavora sempre a disposizione in casa? Esistono i single, esistono coppie i cui componenti lavorano entrambi e non possono passare la mattinata alla posta... Da tempo dicono che saranno i medici di famiglia a spedire direttamente i certificati, tramite computer. Ma va’? Pensa, hanno capito che esistono questi meravigliosi mezzi tecnologici... Peccato che ancora i risultati non si vedono, e io devo chiedere sempre a qualcuno il favore di passare dal mio medico e poi andare a spedire le mie raccomandate (rispettivamente un pomeriggio e una mattinata persi facendo la fila). Dai, non è possibile che si debba ancora ricorrere a un aiuto esterno per una pratica obbligatoria! Ah, ma forse qui non c’entra Brunetta, bisogna rivolgersi a Calderoli, il ministro della semplificazione. Oddio, allora toccherà fare un disegnino...

sabato 7 giugno 2008

SUPPOSTE EFFERVESCENTI

Sarà capitato a tutti, davanti al televisore, di assistere a una serie di inquietanti pubblicità, magari di seguito: quella dello yogurt che ti aiuta a fare la cacca mentre sei tutta gonfia e irregolare, quella dell’imodium che ti permette una vita sociale decente liberandoti da una fiumana incontenibile di diarrea, e quella – mi fa impazzire più di tutte – dove una donna mongolfiera finalmente si svuota dalle scorie accumulate per mesi grazie a una supposta effervescente. Perché, mi chiedo, perché le protagoniste di questa pubblicità sono tutte donne? Gli uomini non soffrono mai di stitichezza? Non hanno mai la cacarella? Non mi risulta. Per non parlare poi delle pubblicità di pannoloni per l’incontinenza. Sempre donne. Va bene che noi non ci vergogniamo a parlare tra di noi di certe cose, ma questa equazione donne-cacca-fluidi corporali è francamente seccante. E mi chiedo anche... perché creare una supposta effervescente? Mette più allegria? Fa fare la cacca con le bollicine?

venerdì 6 giugno 2008

C'È SEMPRE UNA PRIMA VOLTA


Questo post poteva intitolarsi anche "Fatalità".
Vado a spiegarmi.
Stamattina mi trascino come al solito al lavoro, ma dopo un'ora comincio ad avere dolori lancinanti e disturbi preoccupanti. Mi faccio subito un'autodiagnosi: cistite furiosa. Non mi era mai capitato in vita mia, e adesso so che posso metterla tra i primi posti della classifica dei disturbi debilitanti. Esco, corro a casa guidando e piangendo, mi fermo prima in farmacia, mi faccio dare una bomba d'antibiotico, Monuril, due bustine euro 14,30. Di solito evito di assumere farmaci, ma la disperazione ha preso il sopravvento sui propositi omeopatico-erboristici. Arrivo a casa, prendo la bustina e mi corico, tra una dolorosa pipì e l'altra. Chiamo il mio medico, mi conferma la diagnosi (mi dà anche un'altra eventuale alternativa: calcoli). Gli specifico che non mi era mai successo prima, e mi dice, dando peso alla frase: «C'è sempre una prima volta». Chiudo la telefonata e sto per chiamare lo studio dentistico, ma non faccio in tempo, perché il telefono squilla: è lo studio della mia dottoressa che chiama me. È la segretaria della dentista, costretta ad annullare l'appuntamento perché malata anche lei. Travolte da un insolito destino, unite da un'ironica fatalità. Coincidenze? Bah, non so... io sto ancora parecchio male... Ho dovuto annullare anche l'appuntamento di domani col parrucchiere per il colore, ed è già spaventosamente ricrescita.

giovedì 5 giugno 2008

ECO-STATO D'ALLUCINAZIONE

Le centrali nucleari si guastano, ma ci dicono che non c'è pericolo.
Le centrali nucleari si guastano, ci dicono che non c'è pericolo, ma nessuno ci crede.
Le centrali nucleari si guastano, ci dicono che non c'è pericolo, nessuno ci crede, ma c'è chi le vuole fare anche in Italia.
Le centrali nucleari si guastano, ci dicono che non c'è pericolo, nessuno ci crede, c'è chi le vuole fare anche in Italia, e io sto qui a disperarmi solo perché domani devo andare dal dentista.
Domani a quest'ora sarò lì. È già terrore.

martedì 3 giugno 2008

COMITATO PER IL TRAMONTO DELL'INFRADITO


Lo sapevo, lo sapevo! Finalmente è ufficiale: le infradito fanno male a gambe e piedi. E ci voleva uno studio della Auburn University dell'Alabama per capirlo? Me lo potevano chiedere, glielo potevo già dire io! Un dolore, un fastidio... Tra l'altro, se non hai un piede perfetto, tendono a distanziare visivamente l'alluce dall'indice, con un orribile effetto di arto sformato. Spero che ora la smetteranno di vendere solo scarpe estive infradito! Sono anni che non si trova in giro una ciabatta, una pantofola, un sandalo, una birkenstock normali, con una bella fascia contenitiva, che ti tenga il piede bello fermo! E andiamo!

Mancano 2 giorni e 21 ore all'appuntamento con la dentista.
È sempre più paura.

lunedì 2 giugno 2008

I CONSIGLI DI LUCIANA. ACETO DI MELE PER TUTTI

PIÙ DRENANTE PER TUTTI è il motto di Luciana l’estetista, che faccio mio e divulgo volentieri.
L’ultima volta che ci siamo viste, mentre combatteva con amore - ma anche con determinazione - contro la mia ritenzione idrica, mi ha dato questo consiglio: aggiungi un cucchiaio di aceto di mele in un bicchiere d’acqua e mandalo giù, a digiuno, la mattina. È drenante e rimineralizzante. E mi ha detto che se lo prendo la sera nell’acqua calda, mi aiuta anche a dormire. E che va bene anche per le gengive, per il raffreddore, per le vie urinarie, fa bene sopra e sotto... Insomma, un toccasana a trecentossanta gradi che costa pochissimo. Mi sono comprata una bottiglia d’aceto di mele biologico, l’ho messa lì sul top della cucina, la sto osservando, stiamo creando un rapporto, ogni tanto la svito, l'annuso. E una mattina di queste comincio la cura, ho deciso. Ce la posso fare. Ho ancora un po’ di sospetto... sa d’aceto. Anche se è di mele, è aceto. Non è che mi farà acidità?

Mancano 3 giorni, 11 ore e 10 minuti all'appuntamento con la dentista.
È quasi paura.