domenica 25 maggio 2008

FRITTO E TEATRO


Ieri è stata una giornata molto intensa. Primo grosso impegno: corso di cucina vegetariana. Se mettessero i voti, avrei un "non classificata”. Ho difficoltà anche col semplice lavaggio del gambo di sedano, e più che un'aspirante chef sembro una studentessa di medicina di fronte alla sua prima autopsia. Ci sono volute alcune ore per ottenere una sostanza molliccia chiamata seitan, trasformata per magia - da altri, non da me - in spezzatino, scaloppine e fettine panate. La grande cucina professionale alla fine della lezione era un catalogo di odori di tutti i tipi, ma tra tutti spiccava senza
ombra di dubbio quello del fritto. Quello, per la precisione, che ti rimane attaccato ai vestiti e ai capelli. Per fortuna mi ero portata dietro maglia e jeans puliti. E dopo il corso, via, per una nuova avventura. Mi cambio e vado a teatro. Purtroppo i capelli puzzano ancora di fritto, e mi riprometto di non avvicinarmi troppo a eventuali amici per i saluti o, al limite, escogito di esordire subito con la storia del corso di cucina per giustificarmi a priori. Entro in platea, mi siedo più o meno al centro, buio. Inizia lo spettacolo. È una metafora moderna della società di oggi, la parabola dell'uomo-maiale espressa in scena in forma di teatro danza da un attore ballerino che si muove, si contorce, si denuda, si riveste... e a un certo punto comincia a interagire col pubblico. Scende giù dal palco e si avvicina agli spettatori in prima fila. Meno male che non mi sono messa davanti, penso io, sono proprio una vecchia volpe. Ma penso male, perché l'attore danzatore è anche acrobata, salta sulle poltrone, scavalca teste e braccioli e arriva esattamente in braccio a me. Rimane qualche secondo posizionato sulle mie ginocchia, mi prende la faccia e... mi bacia sulla testa. Col suo naso sui miei capelli che puzzano di fritto...

Mancano 11 giorni, 4 ore e 30 minuti all'appuntamento con la dentista.

P.S. Lo spettacolo, molto interessante, s'intitola Oscar Dolls e fa parte di una bellissima rassegna di teatro indipendente, Teatri di vetro.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Cara Dioscorea mi sono fermata sul tuo blog perchè avevo già sentito parlare delle virtu'della, appunto, dioscorea. Ne dai una descrizione sommaria ma sembri una che potrebbe fornire altri elementi: quando parli di irritazioni gastrointestinali comprendi anche i diverticoli? la nausea mattutina è quella della gravidanza o della noncipensopropriodialzarmipiuttostovomito? per favore rispondi ho già provato la papaya fermentata, l'aloe essiccato, il peperoncino del salento e l'arnica provenzale, dove si compra stà pianta erbacea?
l'unica cosa a cui ancora non avevo pensato è appellarsi a Battiato bella idea....ma non ce sperà.....te lo dice una tardona vera

Dioscorea ha detto...

Ti dirò la verità, cara tardona vera, i diverticoli mi mancano e non so se la dioscorea agisce in modo efficace anche su quelli. Io la uso - e adesso andiamo sull'intimo - per regolarizzare il ciclo (sai quelle situazioni tipo carenza di progesterone, spotting... cicli lunghi, irregolarità che compaiono e peggiorano col tempo...). La dioscorea mi ha dato subito risultati sorprendenti, e anche se la ginecologa dice che è un effetto placebo, chissenefrega, con me per ora - per ora - ha funzionato. Tra l'altro mi sa che ha anche un effetto calmante, certe volte sono allegra e non capisco proprio perché.
In ogni caso, io la prendo in capsule. Me le procura quella santa donna della mia estetista, ma la fabbrica ha un sito. Il flacone ha come denominazione "Dhea" - Dioscorea messicana (vedi alla pagina: http://www.nyl.it/index.php?page=shop.product_details&flypage=shop.flypage&product_id=64&category_id=54&manufacturer_id=0&option=com_virtuemart&Itemid=21). Penso che si possa trovare in erboristeria anche con qualche altra marca (ma non ho provato).
In quanto alla nausea mattutina, è senz'altro quella noncipensopropriodialzarmipiuttostovomito.

Anonimo ha detto...

hai fatto bene a dire che la prendi in capsule perchè da come hai descritto gli effetti pensavo la fumassi .A proposito sono anonima solo perchè non riesco a registrarmi, provvederò presto
...e non mi chiamare tardona vera....

Anonimo ha detto...

Al di là delle mie perplessità sul seitan o, meglio, su tutti i surrogati della carne (ma come sai, cara Dioscorea, vivo un momento di profonda confusione alimentare), io trovo che l'odore di fritto sia meraviglioso. C'è qualcosa d'inebriante in quel profumo così caratteristico che, in barba a tutti i produttori di deodoranti, dura veramente almeno 24 ore! Non vorrei giungere all'affermazione che l'eau de friture è eccitante, ma non mi stupirei se, dopo attenti studi, qualcuno inserisse il fritto come afrodisiaco, accanto a ostriche, caviale e peperoncino.
E, in effetti, questo spiegherebbe anche perché l'attore ballerino dell'inquietante spettacolo (scusa il giudizio sommario ma non sono propriamente un "fan" del teatro danza contemporaneo), sia finito sulle tue braccia e abbia avvertito l'impellente desiderio di baciarti, gustando, per un istante, l'inebriante fragranza della tua chioma intrisa di eau de friture

Dioscorea ha detto...

Romanievic (o Stanislao Moulinsky travestito da Romanievic), ho capito il tipo: invece che con due gocce di Chanel, alla tua compagna tocca andare a dormire con due gocce di pesto dietro le orecchie.