lunedì 4 agosto 2008

IO PARTO, CIAO


Le valigie sembrano riempite coi sassi, lo zaino è gonfio come un pallone e il mio beauty-case ha già fatto richiesta di dimissioni. Richiesta respinta. Ho messo tutti i liquidi e le creme in un sacchetto trasparente per il controllo in aeroporto. Anche quello ha un peso specifico notevole, spero non mi piantino storie. Credo di aver preso tutto, ma sicuramente non sarà così, e me ne accorgerò solo quando sarà troppo tardi. Addio, condominio di anziani arzilli, addio vicino d'appartamento che stai facendo i lavori di ristrutturazione. Voi non mi mancherete. Però tu, piccola Wilma, tesoro della casa, essere felinamente peloso, tu mi mancherai. Mi mancheranno i tuoi smiagolazzi la mattina presto, le leccatine sulle faccia e sulle gambe, e le tue capocciate per farmi alzare. Le tue fusa e i tuoi agguati dietro le porte e sotto il letto. Le tue strusciatine sulle caviglie per ringraziarmi delle pappe. Oddio, non guardarmi così e non accoccolarti sulle valigie, non ti posso portare in Kenya, lo capisci da sola, no? Resterai con la nonna, vedrai che quando torno ti trovo pure ingrassata. Chiamerò tutti i giorni per sapere come stai, anche se questo rappresenterà un salasso per la mia carta di credito. E non lanciarmi la pallina con la zampetta quando sto per uscire dalla porta, dai, mi fai sentire in colpa...

1 commento:

Anonimo ha detto...

cara diosco, quando le leccatine sulla faccia e gli agguati dietro le porte o sotto il letto te li faranno i leoni della savana, allora si che rimpiangerai Wilma