lunedì 24 novembre 2008

CRISI TOTALE

Ho ritirato le nuove analisi.
Il colesterolo totale è sceso di soli dieci punti, oltre tutto è diminuito solo quello buono, l'HDL, l'altro cattivo, l'LDL, è rimasto invariato (anzi, è aumentato di un pelo).
Dopo un mese di dieta severissima, questi i risultati. Niente carne, niente pesce, niente uova, niente formaggi, niente burro, niente grassi animali, niente dolci, niente pizza.
Il mio metabolismo se ne frega di me e non rispetta le regole. È crisi totale, è sconforto, è depressione. Ho perso fiducia nel futuro.

4 commenti:

annamaria ha detto...

è genetico? allora non basta la dieta, c'è bisogno purtroppo di farmaci
alcuni pendono integratori omega 3
pare che sia importante LDL non alto ma altrettanto importante HDL non basso, insomma deve esserci un giusto equilibrio
è ovvio comunque che la dieta non ti funziona, ma sei certa che devi abolire la carne? ho letto che almeno 2 volte a settimana devi mangiarla, quella bianca o altri dicono pesce

Dioscorea ha detto...

Infatti la carne non c'entra col colesterolo... SONO VEGETARIANA! Che disastro... Stasera vado a letto con la morte nel cuore.

riccioberto ha detto...

Lupini, cara Dioscorea, prova a mangiare lupini. Magari non ti fanno niente, ma almeno non ingrassi (l'altra tua grande ossessione).

" Alimenti, lupini 'salvacuore' alleati contro colesterolo e pressione


Da stuzzichino protagonista dell'aperitivo mediterraneo ad alleato contro colesterolo e pressione. A scoprire le virtu' 'salvacuore' del lupino sono alcuni studi italiani e internazionali condotti all'interno del progetto europeo Healthy-Profood e illustrati oggi a Milano, nel corso di un convegno. ''Gia' noto in epoca romana - spiega Cesare Sirtori, ordinario di Farmacologia Clinica all'Università di Milano - questo legume sta suscitando grande interesse da parte dei ricercatori, che ne stanno scoprendo virtu' terapeutiche inaspettate: abbiamo dimostrato che il consumo di lupini svolge un'azione importante nel ridurre i livelli di colesterolo e nel prevenire ipertensione e diabete''. Non solo: l'analisi dimostra che il lupino si candida a diventare 'la carne dei vegetariani'. ''E' infatti il legume piu' ricco di proteine: con una percentuale del 35-40% supera soia, piselli, fagioli e ceci - assicura Anna Arnoldi, docente di Prodotti Dietetici presso la Facoltà di Farmacia dell'Università di Milano e coordinatrice internazionale del progetto Healthy-Profood - Proprio per studiare le proprietà nutrizionali del lupino e' nato Healthy-Profood, finanziato dall'Ue e portato avanti in diversi Paesi''. Cosi' un gruppo di ricercatori milanesi guidato da Sirtori ha dimostrato che, negli animali, una modesta aggiunta di lupini alla noramle dieta può ridurre la colesterolemia in modo significativo. Ricerche confermate sull'uomo: un recente studio condotto in Polonia da Marek Naruszewicz del National Food and Nutrition Institute di Varsavia su 55 pazienti ipercolesterolemici ''ha evidenziato - aggiunge Sirtori - con un consumo quotidiano di mezzo litro di latte di lupino, un calo del colesterolo totale del 10% e del colesterolo 'cattivo' (Ldl) superiore al 12%. E questo dopo solo un mese di trattamento''. Ma i benefici per la salute non si fermano qui. ''Il lupino - continua Sirtori - ha effetti ipotensivi. Da uno studio condotto in Finlandia dalla dottoressa Riitta Korpela emerge che il legume e' efficace nella riduzione della pressione arteriosa. Infine, al contrario della soia, il lupino non contiene fitoestrogeni (isoflavoni), deboli sostanze ormoniche per i quali sono state poste severe restrizioni in diversi Paesi occidentali''. ''Per le sue caratteristiche nutrizionali - aggiunge la Arnoldi - il lupino è l'unico legume che può sostituire la soia. Il suo contenuto in proteine può raggiungere infatti il 40% (100 grami di legume secco contengono 40 grammi di proteine, la meta' del fabbisogno quotidiano per un adulto) e quello di olio il 12%, con una significativa presenza di aminoacidi essenziali. Il latte di lupino, dunque, puo' costituire un'interessante alternativa per i celiaci o per i bimbi intolleranti al lattosio. Inoltre il seme di questo legume ha altre caratteristiche nutrizionali interessanti: quantità minime di fitati, inibitori della tripsina, lectine, saponine e oligo-zuccheri, tutti composti che rendono poco digeribili i legumi che non siano stati sottoposti a cottura prolungata''. Insomma, i ricercatori vedono un futuro importante per questo antico legume. ''Il nostro progetto - conclude l'esperta - dimostra come la ricerca italiana, qualora riceva finanziamenti adeguati, sia in grado di eccellere a livello internazionale anche nel settore dei prodotti dietetici''."

Dioscorea ha detto...

Riccioberto, sei sempre la voce della saggezza...
Ingrassare sarà pure la mia ossessione, ma adesso peso 44 chili, eh, qui non si mangia più niente... MI BUTTERÒ SENZ'ALTRO SUI LUPINI