venerdì 6 giugno 2008

C'È SEMPRE UNA PRIMA VOLTA


Questo post poteva intitolarsi anche "Fatalità".
Vado a spiegarmi.
Stamattina mi trascino come al solito al lavoro, ma dopo un'ora comincio ad avere dolori lancinanti e disturbi preoccupanti. Mi faccio subito un'autodiagnosi: cistite furiosa. Non mi era mai capitato in vita mia, e adesso so che posso metterla tra i primi posti della classifica dei disturbi debilitanti. Esco, corro a casa guidando e piangendo, mi fermo prima in farmacia, mi faccio dare una bomba d'antibiotico, Monuril, due bustine euro 14,30. Di solito evito di assumere farmaci, ma la disperazione ha preso il sopravvento sui propositi omeopatico-erboristici. Arrivo a casa, prendo la bustina e mi corico, tra una dolorosa pipì e l'altra. Chiamo il mio medico, mi conferma la diagnosi (mi dà anche un'altra eventuale alternativa: calcoli). Gli specifico che non mi era mai successo prima, e mi dice, dando peso alla frase: «C'è sempre una prima volta». Chiudo la telefonata e sto per chiamare lo studio dentistico, ma non faccio in tempo, perché il telefono squilla: è lo studio della mia dottoressa che chiama me. È la segretaria della dentista, costretta ad annullare l'appuntamento perché malata anche lei. Travolte da un insolito destino, unite da un'ironica fatalità. Coincidenze? Bah, non so... io sto ancora parecchio male... Ho dovuto annullare anche l'appuntamento di domani col parrucchiere per il colore, ed è già spaventosamente ricrescita.

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