sabato 12 luglio 2008

UN POST AL SOLE

Al mare oggi ci sono andata. Bella giornata, soleggiata e moderatamente ventilata.
Ecco il bilancio di poche ma intense ore passate in spiaggia.

- Crescita culturale: lettura del libro di Andrea Piva: "Apocalisse da camera". Le prime 55 pagine. Mi sta piacendo.
- Danni fisici visibili: arrossamento a striscia delle gambe, che sembrano due fiordifragola, metà bianche e metà rosse. Il bruciore è intenso, non lenisce neanche il gel lenitivo all'aloe. Devo aver sbagliato con la crema protettiva. In compenso, per ora non sembra ancora essersi materializzata l'orrenda macchia che in genere mi si forma nella zona baffo.
- Danni fisici non visibili: per tutte le malattie più o meno gravi della pelle, dovremo aspettare i futuri controlli dermatologici.
- Danni d'immagine: nessun uomo si è fermato al mio ombrellone a rimorchiarmi. A mia difesa devo dire che c'era anche mio marito vicino a me.

Tutto sommato è andata bene. Non ho comprato niente dai venditori ambulanti, non mi sono fatta il bagno (non mi fido dell'acqua dei dintorni di Roma) e quindi non sono neanche affogata.
Adesso vado a farmi due melanzane alla piastra direttamente sulle mie cosce.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

cara dioscorea, mi sa che di domenica sui blog ci siamo solo tu e io...
Qualche rapido commento al tuo bilancio della giornata balneare.
- crescita culturale: ho sentito dire un gran bene del libro di Piva: il protagonista è un assistente universitario affamato di sesso, vero?! Beato lui (non per il sesso ma perché fa l'assistente universitario!!)
- danni fisici: mi ricordo che l'ultima volta che ho preso seriamente il sole (anni e anni fa) mi sono ritrovato con la schiena che sembrava una cartina geografica e le gambe a strisce bianche e rosse... da quel giorno ho capito che l'abbronzatura non fa per me...
- danni d'immagine: noto una certa punta di tristezza perché nessun uomo si è fermato a rimorchiarti. Forse, più che per la presenza del consorte, si sono inibiti per il titolo del libro che stavi leggendo, suscettibile di strane interpretazioni...

Dioscorea ha detto...

O forse, nessuno si è fermato a fare il provolone perché si comincia a vedere che non più vent'anni. Questa sì, è una nota di tristezza.

Il libro di Piva è proprio quello (e a leggere il libro, ma anche sapendolo da alcuni che lo fanno, come assistenti universitari sappi che non si guadagna proprio un tubo)